senseFly eBee X a supporto del monitoraggio ambientale delle coste liguri

Spotorno, 22 Maggio 2019

La completa autonomia nel volo, la semplicità con cui si progetta la missione e la rapidità con la quale essa viene svolta nella massima sicurezza da senseFly eBee X , hanno ancora una volta dimostrato quanto questo prodotto sia l’ideale per qualsiasi esigenza di mappatura.

senseFly eBee X (evoluzione dei precedenti modelli eBee Classic, eBee RTX ed eBee Plus), a poco meno di un anno dalla sua introduzione sul mercato, si è già guadagnato la reputazione di “State of the Art” tra i sistemi APR ad ala fissa.

Adatto a qualsiasi lavoro grazie alla sua gamma di fotocamere rivoluzionarie; tra queste la nuova senseFly S.O.D.A. 3D, che offre la possibilità di scattare immagini inclinate a +/- 30°, senseFly Aeria X a miglior fotocamera RGB per fotogrammetria da SAPR e la fotocamera termografica Duet T per la creazione di mappe termografiche di altissima precisione. SenseFly ebeeX è l’unico prodotto in grado di coprire fino a 500 ettari a 122m di quota.

Grazie alla sua versatilità, rapidità e precisione, senseFly eBeeX è stato impiegato dal il Nucleo APR dell’ARPA Valle d’Aosta, con ARPA Liguria per un’operazione di mappatura delle praterie di Posidonia Oceanica.

Le praterie di Posidonia Oceanica sono indicate dalla Direttiva MSFD, 2008/56/CE come ecosistema rappresentativo per la valutazione del buono stato ambientale dell’ambiente marino costiero. Tale pianta acquatica, inoltre, costituisce un habitat prioritario protetto dalla Direttiva Dir. 92/43/CEE, dalla Convenzione di Berna, dalla Convenzione di Barcellona e da altra normativa nazionale. Il D.lgs. 190/2010 e il D.lgs. 152/06 prevedono che lo stato di salute delle praterie di Posidonia Oceanica sia monitorato sistematicamente lungo tutta la costa in quanto costituisce uno degli indicatori di buona qualità ambientale. Una gestione attiva, che consenta il mantenimento e lo sviluppo delle praterie è necessaria e non può prescindere dalla conoscenza della sua distribuzione e dello stato di conservazione.

ARPAL ha intrapreso il monitoraggio dei posidonieti nel 2002, nell’ambito del progetto ministeriale “Programma per il controllo dell’ambiente marino costiero”, il monitoraggio, proseguito in continuo sino al 2006 ha previsto indagini su campo (“balisage”, che prevede la messa in mare di corpi morti posizionati lungo il limite della prateria, in modo da permettere, nel corso degli anni, di valutare eventuali variazioni dell’estensione della prateria e rilievo di parametri visivi) e analisi in laboratorio (studio di parametri utili a descrivere lo stato di salute delle piante e studio dei cicli di vita delle foglie di Posidonia oceanica) in tre stazioni poste in prossimità del limite inferiore di tre praterie: Imperia, Varazze-Arenzano e Punta Mesco.

La mappatura delle praterie di Posidonia può essere integrata, a livello globale, anche con il supporto di dati satellitari, ad integrazione di quelli ottenuti dalle campagne in mare.

Rilevamenti aerofotogrammetrici sperimentali condotti nel recente periodo con sistemi APR (aeromobili a pilotaggio remoto) hanno dimostrato come tale tecnologia possa essere applicata anche in ambiente marino (sebbene limitatamente alle acque meno profonde) rappresentando un potenziale importante contributo alle attività di rilevamento.

Le immagini acquisite da APR consentono elevatissime risoluzioni (fino a pochi centimetri) se le riprese sono effettuate nei momenti più adatti allo scopo.

ARPA Liguria, in collaborazione con il Nucleo APR dell’ARPA Valle d’Aosta, ha avviato una sperimentazione basata sull’impiego integrato di varie tecnologie per la mappatura delle praterie. In particolare, l’uso di droni, consente di ottimizzare l’impiego di personale in mare, (particolarmente oneroso) permettendo di mappare vaste aree di fondale in tempi estremamente ridotti. Ove la trasparenza delle acque lo permette, le immagini georeferenziate ottenute, dopo un breve lavoro di post processing, permettono di ottenere una mappatura di dettaglio dell’estensione delle praterie. Il confronto tra rilevamenti successivi permette inoltre di apprezzare e quantificare efficacemente variazioni dell’estensione areale delle praterie e dei loro limiti.

Nei primi mesi del 2019 sono state effettuate alcune campagne di ripresa tramite droni mutirotore e ad ala fissa. L’impiego di un senseFly ebee RTK (con sensore senseFly S.O.D.A.) ha consentito di realizzare ortomosaici RGB del litorale e di mappare con grande accuratezza e tramite algoritmi di classificazione “supervised”, il limite superiore delle praterie presenti. Le ortoimmagini sono state classificate in ambiente qGIS (classificazione “supervised”) per ottenere, in modo rapido ed accurato, la mappa della distribuzione della Posidonia.

Nel corso dell’attività, inoltre, è stato possibile sperimentare la tecnologia offerta dal nuovo senseFly ebeeX equipaggiato con camera senseFly S.O.D.A. 3D, piattaforma dalle prestazioni eccezionali, in termini di stabilità di volo, accuratezza di posizionamento (tramite antenna GNSS esterna e correzioni RTK gestite direttamente dalla ground station Emotion X) e autonomia, elemento di particolare interesse se si considera la necessità di operare, nel corso dell’acquisizione, temporanee sospensioni nelle acquisizioni (connesse al disturbo dei natanti presenti in zona), senza dover sospendere il volo per atterrare e ri-decollare.

La nuova modalità di “steep landing” (atterraggio ripido) introdotta da senseFly con questa ultima release di SAPR ad ala fissa, è particolarmente apprezzata ove, pur non essendoci ostacoli morfologici importanti, la presenza di attrezzature dedicate alla balneazione (stabilimenti balneari con sedie sdraio, ombrelloni, barche in secca) limita, di fatto, l’estensione delle aree utilizzabili per l’atterraggio. La soluzione proposta con la SODA 3D, che consente l’acquisizione di una set di immagini per ogni punto di scatto (obliqua 30° sx, nadir, obliqua 30° dx), infine, permette di costruire nuvole di punti anche di settori non sorvolati direttamente dal velivolo consentendo di ridurre al massimo l’area di sorvolo e la durata dello stesso, oltre che facilitare e rendere più robusto l’allineamento interno dei fotogrammi che compongono il blocco fotogrammetrico.

Nella tabella riassuntiva alcuni dati riferiti ad una delle aree di sperimentazione:

  • Data sorvolo: 22 maggio 2019
  • Numero di immagini: 197
  • Area di mare mappata: 18 ha
  • Area complessiva mappata: 31 ha
  • Tempo di volo: 25′
  • Quota massima di volo: 120 m ATO
  • N. blocchi: 2
  • Sensore senseFly SODA 3D: 1” sensor + (CARATTERISTICHE TECNICHE)
  • Modalità di acquisizione: RTK con correzioni in formato RTCM3.x ottenute con base GNSS a terra

Pur non essendo molto elevata in termini assoluti l’estensione dell’area complessivamente mappata, risultano apprezzabili i tempi assai rapidi in cui ciò è avvenuto e soprattutto la qualità dei risultati.